Essere icone della moda di stile femminile ha un suo fascino. Indossare un capo unanimamente notato ed apprezzato fino a diventare tendenza, tanta è la historia della moda in tal senso che vien voglia di approfondire.
Parlando della prima donna vamp la clessidra del tempo va indietro al 1915: Frank Powell dirigeva “A fool there was”, tratto dall’opera in versi The Vampire di Kipling, la vampire woman era l’attrice Theodosia Goodman. A lei fa capo lo stile vamp, una donna che, pur senza i letali canini, è capace di far capitolare il malcapitato uomo tale è il suo fascino e mistero.
La celebre vamp, in qualità di icona della moda di stile femminile, fu ispiratrice per Dior di un completo da sera: pantaloni, mantello cardigan, turbante e sciarpa in crepe pesante, la blusa ricamata con paillettes.
Andando di poco più avanti negli anni, Greta Garbo si affermava come stella nascente del cinema hollywoodiano (1927). Nel film, Anna Christie, la Garbo indossava un semplice completo con giacca ed una cuffia che le copriva quasi integralmente i capelli, quella cuffia fece la storia. Di lì la comparsa della cuffia sulle riviste di moda, fino agli anni ’60, fu un vero boom. “La cuffia alla Greta Garbo”, così la definivano i più, comparì anche in un film di Fellini indossata da Madaleine Lebou.
Nel 1939 Via Col Vento, Rossella O’Hara (Vivien Leigh) e la carica romantica di volants, balze, organzina, maniche a sbuffo, dècolletès squadrati e lunati segnavano un’altra epoca.
Nel pieno degli anni ‘40 il registro subiva un cambiamento di rotta e lo stretto-stretto diventava un must. Lana Turner, ne Il postino suona sempre due volte, impersonava alla perfezione lo stile femminile stretch: pantaloni a tubo, golf attillati.
Grace Kelly significava Eleganza, un capitolo di bellezza che, pur facendo capo agli anni ’50, non conosce tempo. Lo stile di Grace, infatti, continua ad influenzare le tendenze femminili attuali, dalle gonne a corolla agli abiti da cocktail. Un’icona condivisa, insomma, tanto che la griffe Hermes decise di ribattezzare con il suo cognome una delle sue borse (molto amata dalla Principessa di Monaco) e proprio la Kelly è tra le it bag più osannate dalle fashioniste.
Negli anni ‘50 George Axelrod scriveva la commedia “Quando la moglie è in vacanza”, rappresentata prima a teatro e poi nel ‘55 in un film che ebbe grande successo, con Marilyn Monroe. Memorabile l’abito bianco plissettato indossato dall’attrice, l’allacciatura morbida dietro al collo e l’ampia gonna a ruota che volteggiava sospinta dall’aria che fuoriusciva dalla presa del metrò, altrettanto memorabili le gambe di Marilyn.
Proprio Marilyn è stata la diva curvy per eccellenza, ha stregato il mondo della moda, è stato soggetto di uno dei quadri più famosi dell’artista della pop art Andy Warhol (1962). Un mito ed una sensualità innata.
Dopo la precoce scomparsa della diva blondie, con Audrey Hepburn sopravvenne una rivoluzione nella tipologia femminile: una donna ossuta e con un due grandi occhi da cerbiatto. Parlando del suo stile viene in mente Colazione da Tiffany (1961): il tubino nero senza maniche creato ad hoc da Givenchy e indossato con disinvoltura dalla spigliata Holly, il triplo giro di perle in pendant con il gioiello tra i capelli, acconciati a formare un alto chignon, guanti lunghi e neri, il bocchino.
Il tubino ha fatto di Audrey un’icona di stile, di eleganza raffinata, pura e semplice, pochi dettagli possono rendere unico il look di una donna.
Jackie Kennedy è stata anch’essa un’icona di moda grazie all’eleganza straordinaria: i grandi occhiali da sole, il filo di perle al collo, le ballerine, la borsa Gucci, i cappelli e gli abiti dalla linea semplice e chic hanno lasciato il segno.
Jackie Onassis o Kennedy è una delle donne più imitate del pianeta e, nonostante non fosse particolarmente bella, è riuscita ad attirare l’attenzione di tutti grazie ad uno stile e look davvero imperdibili. Non a caso, in occasione dei 90 anni dalla sua nascita, Gucci le ha dedicato una mostra, la Jackie Special Display.
Deppie Harry dei Blondie è un’altra icona femminile cool: pelle bianca, capelli biondo platino, stile punk.
Non poteva mancare Coco Chanel, la più geniale protagonista della moda del XX secolo, con lei si è compiuta una “rivoluzione” nel costume femminile: l’invenzione del tailleur che liberò le donne dalla costrizione dei corsetti, i pantaloni diventati, grazie a Coco, un indumento femminile.
Possiamo giungere a tempi più recenti citando Lady Diana che, con il suo gusto molto chic ed elegante, ha dettato tendenze in fatto di moda; Madonna e la sua bellezza versatile, sempre nuovi capi d’abbigliamento e stile; Kate Moss ed una bellezza a metà tra l’angelico e il trasgressivo; Sarah Jessica Parker, famosa protagonista di Sex and the city, e il suo stile glamour, dalle vertiginose sky-high Jimmy Choo ai fiori vistosi tra i capelli.